Lettori fissi

giovedì 8 gennaio 2015

Dolci natalizi vegani


Volevo analizzare due dolci natalizi vegan che ho testato durante queste vacanze.
Uno è un panettone 100% vegetale marchiato Vegan OK di marca Nattura.
In passato avevo provato altri panettoni veg che si erano rivelati delle delusioni. Questo invece, per essere un prodotto confezionato, era piuttosto buono anche se lo avrei preferito forse con uvetta invece che con gocce di cioccolato che comunque nulla tolgono al suo buon sapore.
Non so con esattezza dove possa essere reperibile perché mi è stato regalato dal mio fidanzato.
Tuttavia è sicuramente stato comprato nella zona di Bologna.


Altro prodotto testato sono dei biscotti spekulatius  (alle spezie) tradizionali natalizi dei paesi del Nord (io li ho trovati come dolci tipici belgi).
Sono reperibili ad un'ottimo prezzo nei supermercati Lidl ma non hanno alcuna certificazione. Li consiglio perché leggendo la lista ingredienti sembrano essere vegan e sono buonissimi.




venerdì 2 gennaio 2015

Cenone vegan a Bologna

Ultimamente mi trovo sempre più spesso nella zona di Bologna che, a dispetto del fatto di essere una grande città, non offre tutte le grandi alternative vegane che mi sarei aspettata.
In particolare è stato molto molto difficile trovare un cenone di Fine Anno che offrisse alternative vegan. 
Dopo aver fatto innumerevoli telefonate, aver mandato su tutti i gruppi Facebook appelli disperati e aver spulciato internet fin nei suoi più reconditi meandri, sono riuscita a scovare un ristorante a Granarolo nell'Emilia (circa 15 minuti da Bologna) che offriva tre distinti menù: uno di carne, uno di pesce e uno vegetariano. 
Dopo aver chiesto informazioni telefoniche sono venuta a sapere che il menù vegetariano era in realtà un menù vegano. 
Quando io e il mio fidanzato (onnivoro) ci siamo recati al locale, siamo rimasti molto meravigliati dal fatto di aver trovato solo 10 clienti noi compresi.
Il personale, tutto molto giovane, si è dimostrato estremamente gentile e attento ad ogni esigenza.
Ci hanno spiegato il funzionamento del locale, ci hanno chiesto se avevamo allergie o intolleranze e il tipo di menù richiesto.
Il ristorante cucina senza prima informare quali saranno i piatti (quindi si può scegliere il menù ma non i piatti) e porta pietanze continuamente fino a che il cliente non dice basta.
Si può vedere quello che viene cucinato in diretta attraverso un video collegato ad una telecamera che si trova in cucina. 
Il locale era piuttosto accogliente e attento ai dettagli (come la presenza di pani artigianali tutti differenti, olio toscano di frantoio, tanti sali differenti da macinare al momento, ecc.). 
Il primo antipasto mi ha lasciato delusa: era un grande piatto con una mousse alternata di pomodori e zucchine decorata con julienne di verdure e degli assaggi di melanzane alle pesche, un tronchetto di zucchina ripiena di uva e una composta di cipolle caramellate. 
La zucchina era bella ma piuttosto insipida, l'abbinamento melanzana e pesca non era riuscitissimo e la mousse presentava delle strane parti "aggrumate" che non sono riuscita meglio a identificare.
È andata molto meglio con il secondo antipasto che era una "tartara" di pezzettini di verdure (in particolare pomodori e olive nere) accompagnata dalla solita "mousse" di zucchina frullata e verdure julienne.

Stranamente, dopo solo due piatti di verdure mi sentivo pienissima (e il giorno non avevo toccato cibo).
È seguito un risotto con zucca e pistacchi sopra il quale hanno grattugiato abbondanti fette di tartufo bianco. Piuttosto buono anche se non saporitissimo.
Dopo questo piatto ho cominciato a sentirmi male tanto da dover rinunciare a proseguire con la cena. 
Caratteristica di questo locale è l'abbinamento insolito di ingredienti, come appunto melanzane con pesche o pasta al tonno e mapo oppure ancora gamberi con amaretti. 
A mio parere sono abbinamenti eccessivi.
A mezzanotte il mio fidanzato era ancora al primo piatto! 
Comunque telefonicamente mi avevano avvertito che non ci sarebbero stati particolari festeggiamenti alla mezzanotte come trenini o balli. Tuttavia è stata decisamente una serata morta. Non c'è  stata data neppure una bottiglia da stappare ma solo un calice  per fare il Brindisi. 
Per quello che riguarda i dolci io ho avuto un piatto con due bicchierini di solita "mousse": una alla fragola e l'altra alle pere.

Complessivamente darò loro una sufficienza per la gentilezza e la stupenda presentazione dei piatti (nonché per il fatto di essere stato l'unico cenone vegan a Bologna), ma il menù non era soddisfacente. In pratica mi hanno fatto una cena di quasi solo frullati. Loro sostengono di non voler usare ingredienti come tofu , seitan, latti vegetali, ecc., tuttavia non la trovo una scelta vincente perché senza uso di questi prodotti si finisce per ottenere una cucina assai monotona.
Il prezzo era comunque molto buono: 70 euro a testa indipendentemente dal menù. 
Per gli amanti della cucina salutista o per i vegetariani puri che non vogliono usare prodotti elaborati come il seitan o i derivati della soia può essere una buona scelta, ma mi auguro il prossimo anno di poter avere più scelte. 
Dimenticavo di dirvi il nome del ristorante: Patata & Co!

In ogni caso a voi tutti un Felice Anno 2015 Vegan!